martedì 15 novembre 2022

QATAR 2022

Ho deciso che guarderò i prossimi mondiali, in Qatar.

Sono consapevole che durante la preparazione di questo torneo molti lavoratori sono morti e molti di più sono stati sfruttati come schiavi. Nonchè sono informato in che in Qatar, così come in quasi la totalità dei paesi arabi, i diritti delle minoranze e delle donne sono quasi inesistenti.
Però sono stato ispirato dall'intervento di Leila Belhadj Mohamed (sperando di non averlo mal interpretato) all'ottimo podcast di Francesca Michielin, "Maschiacci": se non guardo le partite in tv, migliorano le condizioni dei lavoratori e delle minoranze in Qatar? Quali rischi e quali sacrifici sto facendo non guardando le partite?

I diritti tv e gli spazi pubblicitari,sono stati già venduti da tempo e io non ho intenzione di spendere soldi direttamente o indirettamente per questo mondiale: economicamente parlando, che io guardi o meno le partite è irrilevante, nessuno lo noterebbe e questa azione, passiva, e non cambierebbe nulla nelle condizioni di vita delle persone in quell'angolo di deserto.

"Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?": questo annunciato boicottaggio, disordinato e scoordinato, mi ricorda quelle catene di santantonio che periodicamente girano nelle chat e che invitano a boicottare le compagnie petrolifere non facendo rifornimento nel giorno specifico indicato nel messaggio. La bislacca teoria sostiene che, se si registrasse un calo delle vendite sensibile, le compagnie scenderebbero a compromessi diminuendo il prezzo della benzina. Certo, non fare benzina un giorno, ma farlo il giorno dopo o anticiparlo al giorno prima ha davvero una grande efficacia!
Lo stesso vale per il calcio in questa situazione: facciamo finta di voltare le spalle ai mondiali per due mesi, e poi subito rituffiamoci nel tifo sfrenato, dopo aver appena finito un'abboffata di 3 mesi con 2 partite alla settimana, tra campionati compressi e coppe europee.

E' più facile portare uno striscione indignato alle partite casalinghe di qualificazione, o tentare di entrare in uno stato qatarino con una maglietta arcobaleno, rischiando l'arresto? E' più facile ignorare Marocco-Croazia che si gioca alle 11 di una qualsiasi mattina lavorativa, o rinunciare all'abbonamento in curva della propria squadra del cuore, che partecipa al al mondo corrotto del calcio che ha portato alla clamorosa assegnazione dei mondiali a questa nazione delinquente?

A me sembra che il Qatar abbia subito una sorta di Effetto Streisand con l'assegnazione dei mondiali. Ha attirato le attenzioni sulle condizioni di vita in quel paese e si è attirato critiche da ogni dove. Credo che sia il momento giusto aumentare ancora di più le attenzioni e non voltare le spalle a chi vive li in condizioni disperate e a chi cercherà di portare qualche testimonianza di civiltà, sicuramente ostacolata delle autorità locali.

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